giovedì 26 luglio 2012

Il pranzo di fine estate

Tutti i colleghi collaborano per contribuire alla preparazione del pranzo di fine estate in azienda. Non ci sono più arrabbiature, ripicche, false cordialità, per una volta all'anno si è tutti uguali, si ha voglia di non pensare a nulla, di vivere il momento con serenità... Si inizia a grigliare, la carne ai ferri prende il sapore del luogo di lavoro, tutto si tinge di colore, di disinfettante, i rumori che solitamente infastidiscono oggi sono una nenia dolce che culla la nostra armonia e ci rende liberi.. Liberi di scherzare su litigate accadute durante l'inverno, liberi di poter dire la propria con tono diverso, liberi di poter urlare l'importanza di un mestiere che tutti sanno stà scomparendo ma che nessuno vuole espressamente ammettere poichè ammetterlo significherebbe accettare che quel posto di lavoro fra qualche anno non ci sarà più, che 11 famiglie saranno a spasso e che alcuni 50enni dovranno re-inventarsi perchè il piatto dal quale hanno mangiato per 25/30anni stà scomparendo. MI viene il solito attacco d'ansia ogni volta che faccio questi pensieri, mi guardo intorno e mi chiedo se saró in grado di portare avanti il sudore e la fatica che i miei genitori sono riusciti a costruire con tanti sacrifici, a quel punto solitamente d'improvviso il pavimento comincia a tremarmi sotto i piedi, i miei occhi vedono un'enorme crepa allargarsi fino al magazzino, il tetto si accartoccia su di me e mi porta alla base delle fondamenta...c'è di bello che non sento dolore ma solo un vuoto d'aria che dura qualche secondo....poi tutto riprende riapro gli occhi e risento le voci allegre dei miei ragazzi, le battute che si scambiano e le risate a capo tavola...c'è ancora tempo... Linfa's life.

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