mercoledì 27 giugno 2012

Parenti serpenti

Si dice "parenti serpenti", io sono sempre stata molto legata alla mia famiglia, con qualcuno in modo particolare, ma in linea generale praticamente con tutti.
Questo mi ha portato spesso a mandare giù magoni grossi come una casa, difficoltà digestive e tic nervosi; la carta vincente credo di essermela giocata 10 anni fa quando ho deciso di venire a lavorare in famiglia.

Povera me, allora mi sembrava tutto bello, mi sembrava di aver vinto al super enalotto, vivevo con i miei, lavoravo con la mia famiglia (con parenti annessi), si scherzava, ci si confidava, si godeva di quella elasticità che sotto padrone in un altro posto di lavoro non avresti mai potuto avere.

Poi sono cresciuta, non mi sono più accontentata di coltivare il mio piccolo orticello ma ho cominciato a guardare in grande, ho cominciato a pensare a come potevo fare meglio, a come potevo cambiare la realtà dei fatti trovando nuove strade per aumentare il processo commerciale della mia azienda...e lì sono cominciati i problemi.

Sapete per ogni dipendente/familiare che si rispetti avere una sbarbatella di trent'anni che capisce prima di loro dove stà andando il mercato e a chi bisogna rivolgersi per superare questa crisi stà parecchio sui coglioni, e quando dico così non significa che comunque dal momento in cui ti rapporti con persone più grandi di te, hanno l'intelligenza di dirti a un certo punto "avevi ragione, mettiamoci in modo".

No di certo, continuano a insistere sul fatto che loro non ci credono e quindi quel progetto non lo seguono punto e basta, poi non importa se l'azienda rischierà di andare sull'orlo del fallimento per colpa di questi loro comportamenti e 10 famiglie saranno in cassa integrazione, l'importante è che dal momento che non sono stati loro a pensarlo, passi il messaggio che il progetto non è buono.

Parenti serpenti....ma ve ne accorgerete; Il problema è che quando ve ne accorgerete sarà troppo tardi per recuperare.

Linfa's life.

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